QUAL E’ IL MOMENTO MIGLIORE PER COMINCIARE UNA CAMPAGNA DI PUBBLICHE RELAZIONI?
13 Dicembre 2023Numerose ricerche confermano che la reputazione è uno dei valori intangibili più importanti nella valorizzazione di aziende e brand. Eppure, ancora oggi, nonostante il recente e travolgente avvento del web e dei social media abbiano sdoganato la necessità per le aziende di comunicare, molti manager e soprattutto molti imprenditori sottovalutano l’importanza strategica delle pubbliche relazioni e dell’ufficio stampa che, tra le forme di comunicazione possibili, sono forse quelle più strettamente collegate alla costruzione e al mantenimento di una buona e solida reputazione.
Perché? Perché le Pubbliche Relazioni sono difficili da comprendere e noi che ce ne occupiamo lo sappiamo. Non si “vedono”, non si “toccano” e non è possibile misurarle in modo preciso e onnicomprensivo.
Oggi si comunica molto, anzi si comunica tutti. E non solo per mestiere. Tanto che tutto è ormai comunicazione. Ma attenzione: se tutti sanno più o meno cosa significa avere un sito web o gestire profili social, sulle pubbliche relazioni e l’ufficio stampa permane una grande ignoranza e difficoltà di comprendere cosa siano, come funzionino e a cosa servano.
IN COSA CONSISTONO LE PUBBLICHE RELAZIONI
Una campagna di PR consiste in una serie di azioni realizzate con piena consapevolezza per raggiungere un obiettivo preciso: quello di far percepire all’esterno l’oggetto della campagna di comunicazione esattamente per come vuole essere percepito dagli altri.
La scelta della tipologia di azioni da mettere in atto è strumentale alla volontà di diffondere messaggi (contenuti) ben precisi e di raggiungere pubblici altrettanto definiti. Tutto risponde a una strategia, che secondo noi dovrebbe stare a monte di tutti i processi di comunicazione, indipendentemente dai canali in cui si realizzano, per dare coerenza a tutto l’insieme. La coerenza è il collante di una campagna credibile e quindi efficace.
A COSA SERVONO LE PUBBLICHE RELAZIONI
Le PR non servono a vendere di più, ma a costruire o mantenere o migliorare la reputazione, ovvero la considerazione che gli altri hanno di voi, della vostra azienda, del brand e dei vostri prodotti. Attraverso la moltiplicazione delle relazioni per conto vostro, una narrazione strategica dei contenuti che vi riguardano, l’ottenimento di pubblicazioni positive sui media, la presenza a eventi, la costruzione di relazioni con altre aziende, associazioni e simili, e la gestione di eventuali criticità, si costruisce il percepito dell’azienda dall’esterno, che contribuisce all’aumento di valore dei prodotti e servizi offerti al pubblico.
Una campagna di pubbliche relazioni serve a costruire e consolidare la reputazione, ovvero quel valore intangibile che sempre più è considerato dagli investitori internazionali come l’indicatore in crescita per la valorizzazione di aziende e brand. E che, considerando i trend in atto, lo sarà sempre di più.
Guidare una campagna di pubbliche relazioni significa gestire attraverso una precisa strategia di contenuti la percezione pubblica della propria organizzazione. Non gestirla, significa invece lasciare il campo assolutamente libero agli altri: e in un’epoca che possiamo definire di “potere editoriale diffuso”, in cui tutti possono dire tutto su tutti, significa rischiare che la propria reputazione – uno dei valori tangibili più importanti – sia totalmente in mano ad altri.
QUALI CONTENUTI SERVONO?
Molti manager, e soprattutto molti imprenditori, sono convinti che nessuno sia interessato a raccontare e far conoscere la storia delle loro aziende, chi sono, cosa fanno e come lo fanno. Questo è normale, perché noi tutti siamo così profondamente sommersi dalle incombenze quotidiane che tutto quello che facciamo ci sembra normale, lo diamo per scontato.
Ma il ruolo di un professionista delle pubbliche relazioni è prima di tutto incontrarvi e ascoltarvi. Un professionista con lunga e varia esperienza, che ha gestito la comunicazione di molte aziende in settori diversi, interfacciandosi con un ampio ventaglio di media, è in grado – già in fase preliminare – di fare previsioni realistiche sulla possibilità di comunicare determinati contenuti ingaggiando giornalisti e redazioni per ottenere spazio e visibilità sui mezzi di informazione.
Come? Costruendo una narrazione “tagliata su misura”, che modella le informazioni disponibili dell’azienda – la sua storia, il suo modus operandi – per trasmetterle all’esterno con una architettura precisa e parole selezionate. La narrazione si alimenta delle azioni che l’azienda compie nel normale svolgimento delle sue attività quotidiane.
Davvero? Sì, Davvero! È compito del buon professionista di PR: creare continuamente contenuti, trasformando in potenziali notizie ciò che l’azienda fa; creare un bacino di destinatari delle notizie, che vengono utilizzate dai media e, attraverso questi, raggiungono un pubblico sempre più ampio, allargandosi a macchia d’olio nell’opinione pubblica; creare continue occasioni per allacciare nuove relazioni o insaldarne di già esistenti.
QUANTO COSTA UNA CAMPAGNA DI PUBBLICHE RELAZIONI?
A dispetto dell’investimento necessario per una campagna basica di PR – paragonabile a circa 2 spot pubblicitari da 30″ che vanno in onda in TV o al costo lordo di 1 o 2 dipendenti – il valore che si genera è infinitamente più alto di quello strettamente economico, proprio perché produce e divulga messaggi valoriali che generano reputazione e la conservano e tramandano nel tempo.